La Valutazione di Incidenza rappresenta uno strumento di prevenzione atto a garantire la coerenza complessiva e la funzionalità dei siti della Rete Natura 2000 a vari livelli (locale, nazionale e comunitario). Introdotta dall'articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat", recepito con l’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i., consente l'esame delle interferenze di piani, progetti e interventi che, non essendo direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie caratterizzanti i siti stessi, possono condizionarne l'equilibrio ambientale. La Valutazione di Incidenza quindi permette di verificare la sussistenza e la significatività di incidenze negative a carico di habitat o specie di interesse comunitario.

La procedura è stata introdotta dalla direttiva europea 92/47/CEE nota come “Direttiva Habitat” (la stessa che ha istituito la Rete Ecologica Natura 2000) ed è stata recepita a livello nazionale con il DPR 357/97.
Successivamente, la procedura è stata recepita a livello regionale con Deliberazioni della Giunta Regionale che hanno fornito disposizioni in merito all'attuazione della “Direttiva Habitat” e del DPR 357/1997 grazie anche alla definizione di specifiche linee guida per l’elaborazione della documentazione.
A livello regionale gli aspetti procedurali e le linee di indirizzo per la stesura dello studio per la Valutazione di Incidenza sono disciplinati con la D.G.R. n. 1400/2017.
L'allegato A al suddetto decreto, denominato "Guida metodologica per la valutazione di incidenza, procedure e modalità operative" nel testo riporta che per: "qualsiasi piano o progetto [nel seguito PPI: Piano Progetto o Intervento, ndr] non direttamente connesso o necessario alla gestione del sito, ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di un’opportuna valutazione dell’incidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo […]” (art. 6 paragrafo 3 Direttiva Habitat)"
Il termine "qualsiasi" implica che non sussistano considerazioni di ordine dimensionali e/o spaziale.
Ciò indica che l'assoggettabilità del progetto alla procedura non è necessariamente vincolato al fatto che l'opera interessi uno dei siti S.I.C. definiti a livello regionale, ma è sufficiente il sospetto che ci possano essere delle conseguenze significative.
Altro aspetto chiave della normativa vigente è che ogni Autorità competente al rilascio dell'approvazione definitiva del piano, progetto o intervento acquisisca preventivamente la valutazione di incidenza", questo comporta che l'istruttoria sia:
di livello comunale per Piani Progetti o Interventi approvati dal Comune;
di livello provinciale per Piani Progetti o Interventi approvati dalla Provincia;
di livello regionale per Piani Progetti o Interventi approvati dalla Regione.
Quindi, ad esempio, la valutazione di incidenza ambientale per la realizzazione di un fabbricato sarà di competenza comunale, per il progetto di riduzione di superficie boscata sarà invece di competenza regionale.

Hai un progetto che interessa un sito Natura 2000 o che si avvicina a un’area protetta?
Non sai se sia necessaria o meno la procedura di V.Inc.A.?
Oppure, per l’approvazione del tuo progetto manca proprio questa autorizzazione?
Abbiamo le giuste soluzioni ai tuoi problemi, CONTATTACI!
Possiamo darti tutta l’assistenza di cui hai bisogno in questo specifico settore a livello locale, regionale e nazionale!
Comments